Software
Questa pagina vuole illustrarti rapidamente le operazioni essenziali di cui avrai bisogno quando ti ritroverai davanti al tuo portatile, per capire come si fa un determinato impaginato o una determinata immagine fotorealistica a partire da un modello poligonale in 3D. Non vuole essere una guida, ma un aiuto e un assaggio di quanto si può fare nei corsi proposti dall'Area Didattica 3!

È importante sottolineare che verranno proposti software gratuiti e/o open source, e non software con licenza a pagamento. Perché? Le licenze per utilizzare gli applicativi con proprietari costano molto... eh sì, tu li scarichi illegalmente programmi di cui hai bisogno e hai risolto, bene... ma quando entrerai nel mondo del lavoro questo trucco non funzionerà più molto facilmente, poiché le aziende e gli studi (almeno quelli con una certa reputazione e buon senso) avranno necessità di investire su queste licenze parte del loro budget (oltre a esser soggette a frequenti controlli fiscali)... e saprai utilizzare solo questi costosi e pesanti software proprietari. Ciò non accade con gli applicativi qui proposti, che sempre più si avvicinano qualitativamente ai programmi proprietari, che vengono ugualmente menzionati nel caso tu voglia utilizzarli.

Per cui tu che stai per incominciare la tua avventura, inizia a lavorare con gli applicativi gratuiti, sarà un investimento a lungo termine!


Indice degli argomenti

  • Grafica vettoriale
  • Fotoritocco
  • Impaginazione
  • Disegno tecnico
  • Rendering
  • Video editing & compositing


  • Tipologie di file


  • Clicca su uno dei pusanti per visualizzare direttamente uno dei temi che più ti incuriosisce!

    Poiché ti ritroverai a lavorare con molteplici artefatti e progetti, sia all’Università che nel futuro, se farai il designer, dovrai realizzare necessariamente anche la comunicazione del tuo artefatto, oppure sarà proprio essa il tuo progetto. Uno degli strumenti essenziali che rende possibile la comunicazione a livello digitale, è la grafica vettoriale. Grazie ad appositi software come Inkscape, è possibile creare, a seconda della nostra padronanza con tali programmi, tavole e presentazioni con grafica, immagini e testi, il cui unico limite sarà la tua fantasia. Con questi strumenti infatti potrai progettare loghi, illustrare oggetti, allestimenti, concetti, disegnare e modificare i caratteri di testo per rendere ancora più unica la tua comunicazione.


    Grafica vettoriale


    Vettoriale e raster

    Senza darti eccessive nozioni tecniche, che puoi leggere qui, la grafica vettoriale è visivamente resa da equazioni e coordinate, ciò significa che tale informazione resterà sempre tale, e ingrandendo l'immagine essa non perderà di qualità, a differenza delle immagini dette raster (o bitmap), che sono definite da griglie di quadratini colorati, i pixel, che in base alla loro densità, consentono di visualizzare immagini più o meno nitide, ma che perdono qualità con l'ingrandimento.

    Puoi ingrandire quanto vuoi la pagina e notare come l'immagine 1, che è in vettoriale, non perda risoluzione, mentre la 2 che è raster (e ad una risoluzione esageratamente bassa) perderà ancora più qualità!


    img1


    img2

    Inkscape è un software di grafica vettoriale open source disponibile per tutti i principali sistemi operativi, quali Windows, Mac OS e Linux. I file di output sono degli SVG (Scalable Vector Graphics), i file standard per le immagini di tipo vettoriale. Tale applicativo ha raggiunto un importante sviluppo grazie al contributo della community che lo supporta e ha tutte le carte in regola per essere un'alternativa ai software con licenza.

    Scarica Inkscape da qui!




    Schermata principale di Inkscape


    Software alternativi

      Corel Idraw

      Adobe Illustrator

      Serif PagePlus


    Inkscape
    Operazioni fondamentali

    Penna

    Il principale strumento creativo dei software vettoriali, consente tramite l'inserimento di punti di ancoraggio nella pagina, di creare curve più o meno aperte, che consentono ri-tracciare i contorni di immagini o crearne di nuove: strumento essenziale per creare loghi e in generale gli elementi grafici di un determinato media.



    Esecuzione di un tracciato su Inkscape


    Forme

    A partire da forme di base automaticamente generabili e dimensionabili come vogliamo, potremo creare infinite combinazioni di oggetti. Ovviamente potranno subire infinite trasformazioni, con l'oggetto penna o interpolandosi tra di esse...le opportunita sono infinite!

    Le principali forme sono:

    Rettangoli
    Rettangoli con bordi arrotondati
    Ellissi
    Poligoni
    Stelle (con infiniti punti)
    Spirali



    Colori

    Fondamentale per tutta la comunicazione, la scelta dei colori da utilizzare. Potrai scegliere tra spazi di colore relativi ai monitor e relativi alla stampa. Tra le principali operazioni che potranno essere utili, vi sono le trasparenza ed il controllo di sfumature degli oggetti.



    Trasformazioni

    Tutti gli elementi grafici che andrai progettare dovranno essere spostati, ingranditio rimpiccioliti e ruotati per avere l'aspetto e la forma da te voluta!

    I tre quadrati che vedi rappresentano le 3 principali trasformazioni a cui può esser sottoposto un oggetto!(

    Sposta!


    Ruota!


    Scala!

    Esempi & Videotutorial
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    Introduzione a Inkscape e comandi generali
    Riempimento e contorni delle forme
    Lavorare con nodi e tracciati

    Let's social!

    Un’immagine vale più di mille parole, e avrà un importante valore comunicativo saper utilizzare e creare immagini funzionali ai tuoi progetti e adattarli al lavoro. Se progettiamo un allestimento per una determinata area di Roma ad esempio, sarebbe interessante provare concretamente ad inserirlo in una foto di quella particolare location, con appunto un fotoinserimento. Avrai visto già un’infinità di foto palesemente modificate in rete e sui social network. Se diverrai un designer, dovrai imparare a gestire anche tu tecniche simili. Uno dei principali applicativi liberi per modificare e creare immagini è Gimp, che permette sia di disegnare che editare ed elaborare un’infinità di caratteristiche delle proprie immagini. Alcune essenziali potrai vederle in questa pagina.


    Fotoritocco


    La risoluzione delle immagini

    Uno dei principali problemi che affronterai nel tuo percorso di studi, quando userai immagini raster (chiamate anche bitmap) sarà la qualità di quanto andrai a stampare; le prime volte al 90% non sarai pienamente soddisfatto di quanto stamperai, alcune immagini o saranno troppo scure e/o avranno qualche problema di sgranatura. I professori ti parleranno spesso di impostare la risoluzione delle immagini a 300DPI (Dot Per Inch, punti per pollice).
    Di cosa si tratta? In pratica è un'unità di misura, esclusivamente legata alla stampa, che definisce quanti punti colorati ci sono in 2,54cm quadrati (con lati di un pollice appunto) della nostra immagine. Per cui più DPI più qualità dell'immagine, ma attenzione! Vuol dire anche file molto pesanti da realizzare e utilizzare (in termini di memoria e impiego di risorse del computer per crearle), per cui puoi vedere di seguito come conviene impostare la risoluzione delle tue immagini (operazione eseguibile con GIMP e tutti i software di grafica). Inoltre la risoluzione di un'immagine dipende anche dalle dimensioni a stampa che avrà, quindi dovrai valutare caso per caso le situazioni che ti si porranno innanzi! Tieni a mente, infine, come puoi vedere negli esempi, che la risoluzione ottimale delle immagini, varia in base alla ditanza a cui andranno osservate, poiché sarà necessaria una minor densità di colore per immagini molto grandi.



    I 300DPI sono indicati per la stampa in medio e piccolo formato, che viene osservata a distanza ravvicinata



    Per manifesti (70*100cm è il formato standard) che vengono osservati a distanze abbastanza grandi (oltre oltre il metro) una risoluzione a 150DPI è già abbastanza



    Per monitor e stampe molto grandi, come l'A0, 72DPI sono il valore standard


    Il colore delle immagini

    Altra questione delicata, è quella del passaggio da monitor a foglio, è il colore delle tue stampe... probabilmente le prime volte che stamperai delle tavole per qualche revisione, noterai che le immagini possono risultare più scure di quanto hai visto sul pc o con tinte non esattamente congruenti. Ciò dipende principalmente dal profilo del colore, che sui monitor è chiamato RGB, mentre l'output di stampa usa un altro profilo detto CMYK o quadricromia. I colori a stampa risultano in generale molto meno accesi rispetto a quanto vedi sul monitor, questo perché i monitor, grazie ad RGB consentono la visualizzazione di uno spettro più ampio di colori. Diversamente accade in quadricromia dove i colori sono limitati alle mescolanze delle 4 basi (ciano,magenta, giallo e nero).

    Un espediente per "anticipare" come sarà l'immagine stampata a livello di luminosità, è di guardarla con l'illuminzione del monitor del pc al minimo, poiché lo schermo retroilluminato e l'RGB tendono ad accendere eccessivamente i colori!







    GIMP è uno strumento multipiattaforma per l'elaborazione di immagini, sia grafiche che fotografiche e l'acronimo GIMP sta appunto per GNU Image Manipulation Program. È adatto tanto alla creazione di illustrazioni che alle operazioni di fotoritocco, come l'aggiustamento delle immagini o la loro modifica inn post produzione. I vantaggi di questo applicativo sono la sua duttilità, cioè la possibilità di implementarlo con tanti materiali disponibili in rete, i plug-in, sia la possibilità di installazione su qualsiasi sistema operativo. GIMP è lo strumento ideale tanto per i principianti che per esperti, anche conoscitori di elaborazioni automatizzate

    Scarica Gimp da qui!




    Schermata principale di Gimp


    Software alternativi

      Corel Photo

       Adobe Photoshop

       Paint.net


    Gimp
    Operazioni fondamentali
    Lazo

    Una delle principali operazioni che dovrai affrontare nel corso dei tuoi studi, sarà il ritaglio di parti di un'immagine...per incollarle su un'altra, come potrai vedere in seguito, o dagli esempi. Tali procedure di "ritaglio" si effettuano con lo strumento comunemente chiamato "lazo", che permette di tracciare il contorno di un determinato elemento o a mano libera(molto impreciso se utilizzi il mouse) o tramite punti di ancoraggio che consentono una selezione più precisa (lazo poligonale).



    Clona

    Questo strumento ti sembrerà strano da utilizzare le prime volte, ma ne comprenderai ben presto le potenzialità, poichè esso consente di copiare una parte di immagine inizialmente selezionata, in un altro punto della stessa, con campioni di dimensione più o meno grande: importantissimo per rimuovere determinati elementi da un'immagine per non comprometterne la qualità!

    Ad esempio, sarà fondamentale quando vorrai creare un montaggio in cui una tua installazione in 3D debba apparire in un determinato luogo e vuoi togliere elementi di disturbo, quali persone, elementi indesirati e quant'altro!





    Bacchetta magica

    Nonostante lo strano nome, è uno strumento fondamentale per velocizzare le operazioni di isolamento di immagini dallo sfondo. Lo strumento bacchetta magic (selezione fuzzy) è progettato infatti per selezionare aree del livello attivo o dell'immagine in base alla somiglianza dei colori, quindi cliccando su un'area rossa, si selezionerà automaticamente tutto il rosso. Ritagliare un oggetto posto su uno sfondo monocromo o quasi tale, diverrà più semplice proprio grazie ad esso, poiché verrà selezionata tutta una determinata campitura.




    Esempi & Videotutorial
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    Introduzione a Gimp e comandi generali
    Gli strumenti di selezione
    Maschere di ritaglio e di tonalità

    Let's social!

    Avrai già avuto a che fare con software, come ad esempio Microsoft Word, per impaginare i lavori degli insegnamenti delle scuole superiori, che hai poi stampato e discusso per fini didattici. Studiando negli atelier di grafica, riuscirai ad avere una conoscenza della struttura di una pagina e di come vadano disposti i suoi elementi per raggiungere livelli di qualità professionale, basata su sistemi di griglie grafiche e sulla gestione degli spazi e dei colori della pagina, cui software come Scribus possono dare un efficiente contributo.


    Impaginazione


    DTP e Word Processor

    Software come Microsoft Word, sono chiamati word processor, perché appositamente creati per la videoscrittura, con limitate possibilità di impaginazione. Benché diano tante opportunita creative, risultano comunque insufficienti rispetto a quanto serve ad un Designer, che non solo deve scrivere, ma impaginare e comunicare tramite la forma delle pagine (che ha tutta una sua grammatica/linguaggio che scoprirai frequentando i corsi). I software che andrai ad utilizzare per consegne e book cartacei, saranno una versione "potenziata" degli stessi e ti daranno la possibilità di utilizzare liberamente lo spazio della pagina, in modo più creativo e agevole. Tali applicativi sono definiti di desktop publishing (DTP) e consentono la creazione di prodotti di qualità professionale quali giornali e riviste, grazie ad un'agevole interazione con elementi grafici e foto.

    Errori comuni nella composizione del testo: riga vedova, riga orfana ed eccessivo spazio tra parole causato da errate impostazioni delle aree di testo.

    Ancor più dei precedenti, Scribus è disponibile oltre che per i principali sistemi operativi proprietari e linux, anche per altri OS. Lo sviluppo di tale programma di Desktop Publishing è iniziato nel 2001 e probabilmente, anche data la specificità dell'applicativo, indirizzato principalmente all'editoria, diverrà la scelta preferita dei futuri utenti. Oltre alle funzioni principali di impaginazione, permette l'esportazione di un gran numero di tipologie di file e linguaggi specifici di formattazione dei testi. In più possiede anche potenti strumenti per il disegno in vettoriale!.

    Scarica Scribus da qui!




    Schermata principale di Scribus


    Software alternativi

      Adobe Indesign

      Pagestream

      QuarkXPress


    Scribus
    Operazioni fondamentali

    Struttura a griglia

    La struttura a griglie è una delle basi fondamentali della grafica, sono stati realizzati un'infinità di libri su questo tema, e Scribus, come gli altri software di impaginazione, permette di creare delle gabbie, nelle cui celle andranno inserite le varie componenti grafiche. La collocazione e le dimensioi di questi elementi all'interno di questi riquadri, determina il funzionamento dell'impaginato nel complesso.



    Gabbia tipografica della rivista Domus


    Pagine mastro

    Com'è noto, qualsiasi pubblicazione editoriale, ha elementi delle pagine fissi, ripetuti, come numeri di pagina e titoletti, mentre nelle riviste la struttura può risultare più complessa. Ebbene, come accade in altri software, si può creare per il proprio documento una pagina modello detta "mastro" che sarà parte integrata delle pagine e modificabile solo separatamente dalle stesse.



    Una mastro e una sua applicazione


    Grafica e testi

    Queste componenti presentate sono forse sufficienti a spiegare l'80% di quel che farai con Scribus, poiché la principale attività che ti ritroverai ad eseguire è la collocazione della grafica che hai realizzato con Gimp o Inkscape, e i testi che scriverai all'interno della griglia di base iniziale. Ovviamente non è tutto così semplice, dovrai adeguatamente prepararti nei vari atelier di grafica per imparare a gestire al meglio lo spazio, e ancor più la tipografia, ovvero tutta la composizione dei testi, che ha precise e fondamentali regole.





    Esempi & Videotutorial
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    Impaginazione testo e immagini
    Creare pdf con collegamenti
    Lavorare con le pagine mastro(ENG)

    Let's social!

    Poiché dovrai imparare a progettare anche oggetti che plausibilmente verranno prodotti in serie, è fondamentale rappresentarli in appositi disegni tecnici in modo che gli operatori, possano ricavarne le dimensioni e tutti i dettagli della struttura, per procedere con la produzione dell’oggetto (che è un mondo estremamente complesso). Queste informazioni ti verranno accuratamente fornite dai principali atelier di progettazione, quali i sistemi per indicare le misure degli oggetti, gli standard internazionali di rappresentazione e quant’altro. Potrai ritrovarti ad utilizzare, in base a quanto richiesto dalla docenza, sia strumenti di disegno classici, quali matite e squadre, ma anche appositi software detti CAD (computer aided drawing) di cui FreeCad è uno degli esempi più interessanti a livello di software open source, poiché oltre a consentire la creazione di disegni 2D, come quelli di un software vettoriale, consente anche di realizzare modelli tridimensionali degli stessi, a partire da elementi 3D, o modellando gli stessi a partire da forme bidimensionali.


    Disegno tecnico


    Disegni a mano e al pc

    Ti sarai ritrovato spesso a rappresentare manualmente su fogli assonometrie, prospettive e quant'altro, su uno spazio principalmente bidimensionale, con gli applicativi CAD, ti ritroverai a lavorare "concretamente" in uno spazio a 3 dimensioni, che potrai navigare a tua discrezione, come se fossi all'interno di un videogioco. Se vieni da Istituti tecnici a indirizzo tecnologico avrai già utilizzato dei software CAD, comunque bisogna tenere a mente che impiegherai questa tipologia di software principalmente per rappresentare le misure di oggetti e piccole architetture, più raramente per rappresentazioni di tipo meramente teorico, che comunque saranno presenti e fondamentali, infatti nel Primo anno di Disegno Industriale, un esame è dedicato esclusivamente a questa tematica.




    FreeCad è un programma ideale per il Design del Prodotto, poiché è stato progettato principalmente per la rappresentazione di oggetti di qualunque dimensione. Come in tutti i software di questa tipologia, il flusso di lavoro ideale è la partenza da forme bidimensionali, da cui poi ottenere oggetti tridimensionali, ulteriormente plasmabili e passibili di infinite modellazioni. Ovviamente tale software è anche ottimizzato per la creazione di file per la prototipazione rapida, gli STL. Il progetto di questo applicativo è iniziato nel 2001, e anche FreeCad, come gli altri software open source, possiede numerosi plug-in che ne implementano le funzionalità e ne consentono diverse automazioni in fase di utilizzo.

    Scarica FreeCad da qui!




    Schermata principale di FreeCad


    Software alternativi

      Autodesk Autocad

      Rhinoceros

       Google Sketchup


    FreeCad
    Operazioni fondamentali

    Polilinee e quote

    Come già introdotto, utilizzerai la parte relativa al 2D di qesti software principalmente per rappresentare viste quotate dei tuoi progetti. Uno degli strumenti più comuni, tra l'altro simile a quanto presente nei sotware di grafica vettoriale, è denominato polilinea, e consente di creare segmenti con cui puoi creare una forma chiusa. Il tessuto connettivo di tutta la modellazione 3D.

    La quotatura è in pratica la scrittura delle misure principali del tuo progetto, sulle tavole che andrai a stampare e/o visualizzare a monitor. Tali indicazioni sono fondamentali per far comprendere a chi produrrà l'oggetto, le sue dimensioni e forme. La sintassi per la scrittura di tali grandezze è regolata dall'ISO, e una conoscenza approfondita di tali regole è fondamentale se vuoi specializzarti nel Product Design.



    Polilinee chiuse



    Disegno quotato


    Estrusione e Rivoluzione

    Le prime operazioni da cui partirai nella modellazione 3D sono relative all'estrusione di solidi da profili 2D chiusi, (creati con le polilinee) oppure alla rivoluzione, che crea un solido a partire da una rotazione del profilo 2D stesso su di un asse. Gli esempi che vedi in seguito ti chiariranno come funzionano tali processi.





    Mesh

    Gli oggetti in 3D che costruirai, saranno trasformabili in mesh (tradotto in inglese significa maglia) ovvero oggetti composti da molteplici superfici, modificabili nello spazio tridimensionale, andando a muovere e creare le superfici esistenti:questa è la base per le operazioni di modellazione più avanzate e che amplia ulterirmente le potenzialità di questi software.



    Esempi & Videotutorial
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    Introduzione a FreeCad(ENG)
    Basi di modellazione, coordinate e proprietà degli oggetti (ENG)
    Costruzione di geometrie, snap e controllo piani di lavoro (ENG)

    Let's social!

    Con i software cad si possono realizzare file di modelli 3D, che tuttavia hanno ben poco di realistico, esclusa la forma. Tali oggetti possono essere “fotografati” dal programma di origine e trasformati in immagini raster, da utilizzare poi nel tuo progetto, e a cui puoi controllare l’aspetto a 360°, solitamente utilizzando appositi software come Blender, che permettono sia di assegnare un materiale all’oggetto, sia di controllare tutti i parametri. Questa fase è detta rendering (resa grafica), e praticamente è la parte del lavoro in cui si “dà vita” al nostro progetto, l’output di un lavoro di modellazione. Ad esempio si può renderizzare il modello di una sedia, facendo in modo che sembri in alluminio o legno, con una determinata illuminazione, a una determinata distanza, inserita in un determinato ambiente e con un particolare effetto: una vera e propria elaborazione dell’oggetto in chiave visiva. Questa fase è dunque l’occasione per mostrare la forma, ma anche i materiali degli oggetti. Blender consente anche di realizzare video in questo modo, ogni fotogramma del filmato sarà un render, e a seconda del nostro computer potremmo avere tempi di creazione estremamente lunghi, per questo si consiglia un computer abbastanza performante.


    Rendering


    Cos'è un render

    I progetti realizzati con i software CAD hanno due principali destinazioni, o quella di esser disegni tecnici, quindi ridotti a linee e forme vuote, come si vede nella rispettiva sezione, oppure in forma "solida" alla renderizzazione, per dare un aspetto visivo realistico e accattivante agli oggetti. Solitamente gli applicativi CAD danno questa possibilità: tramite un apposito tasto si avvia la "scrittura" del nostro oggetto in forma di immagine. La qualità e le opportunita creative dell'output sono comunque modeste, a meno che non si intervenga pesantemente con Gimp e simili, per questo si ricorre a strumenti ben più potenti come Blender, che consentono una gestione completa dell'aspetto finale del nostro oggetto!


    Mai nome è stato più appropriato per un software (Blender in inglese significa frullatore), che mescola insieme una quantità di strumenti per l'elaborazione grafica potenzialmente infinita. Benché la sua natura principale sia quella di modellazione 3D (soprattutto delle mesh, sia di oggetti che personaggi da animare) e conseguente renderizzazione, sia fissa che animata, è utilizzabile anche in campi come il disegno CAD e quello vettoriale. Blender ha assunto negli anni una grande fama, per l'incessante sviluppo e integrazione da parte della community di utenti, che lo hanno reso una vera e propria icona del software libero alternativo a quelli con licenza!

    La Blender Foundation, community ufficiale di Blender ha prodotto anche diversi corti animati e cortometraggi. Dagli un'occhiata!

    Scarica Blender da qui!





    Schermata principale di Blender


    Software alternativi

      Modo

      Autodesk 3DS Max

      Cinema4d


    Blender
    Operazioni fondamentali

    Texture

    Come si fa a mostrare l'aspetto di un materiale, ad esempio una sedia in legno in un render? Per controllare l'aspetto degli oggetti Blender interviene sulla parte esterna degli oggetti con le texture, che sono degli interventi per definire l'aspetto esterno del nostro modello 3D. Userai principalmente 2 tipi di texture: procedurali e UV. Le prime intervengono direttamente sull'aspetto dell'oggetto e sono matematicamente generate dal software, mentre le seconde, possono considerarsi come l'impacchettamento del modello con un'immagine raster che ricorda un determinato materiale, come ad esempio il legno. Puoi (e dovresti!) approfondire questa tematica qui o su questo libro! Un buon render è essenziale per la presentazione di oggetti di Product e Exhibit!





    Texture procedurale in alto, con mappatura uv (abbastanza inverosimile) in basso


    Camere

    Si è introdotto il render come una "foto" del nostro progetto, e con Blender, per renderizzare, è necessario posizionare, come in un set cinematografico, delle camere all'interno dello spazio 3D (alla maniera dei software CAD) di cui saranno controllabili dimensioni, zoom e tipologia di output. Tali camere potranno essere animate per realizzare dei video, come se fossero poste su carrelli.



    Inquadratura a più viste della camera e render


    Luce

    La luce, anche in fotografia, è il migliore dei fotoritocchi, una buona illuminazione consente di mettere in risalto le proprietà del soggetto. In Blender è possibile spaziare tra diverse tipologie di illuminazione, da quella puntiforme a quella ambientale, con la possibilità di controllare la posizione del sole nel simulatore!

    Questi tre elementi presentati, sono soltanto i fondamentali legati al rendering, poiché Blender eccelle anche come modellatore e software di video compositing, a patto di avere buone conoscenze dello stesso!



    Tipi di luce con Blender: Punto, sole, riflettore, hemi(una sorta di cupola luminosa)


    Esempi & Videotutorial
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    Introduzione a Blender
    Mappatura UV
    Corto animato della Blender Foundation: Big Buck Bunny

    Let's social!

    Per determinati laboratori, soprattutto quelli della Magistrale DCVM saranno richiesti dei video, che dovrai realizzare tu stesso, i quali potranno essere meramente di grafica animata o con riprese dal vero di luoghi e persone, secondo le esigenze. Non spaventarti, basterà anche una normale fotocamera digitale o lo smartphone per le riprese, ciò che principalmente interessa ai docenti è il loro valore comunicativo e progettuale, piuttosto che la mera qualità tecnica degli stessi. Ovviamente apprenderai come strutturare le riprese e come realizzare il prodotto finito. Il montaggio dei video, può realizzarsi anche con software già presenti al momento dell’acquisto del proprio computer, come Windows Movie Maker o Apple iMovie. Tuttavia non basterà saper montare un video, ma anche modificarlo quando necessario, come ad esempio mostrare l’interazione tra una persona ed un oggetto elaborato in 3D, oppure inserire intermezzi grafici ed animati, collocare persone in ambienti tridimensionali… tali aggiunte vengono dette di “video compositing” e il principale software che permette questo tipo di elaborazione, proprietario, è Adobe After Effects. Esistono comunque valide alternative open source quali Jahshaka, ma anche software come Blender permettono di approcciarsi al video compositing, benché in modo più complesso e differente dai due esempi precedenti. Tale metodo viene definito “compositing a nodi”.


    Video & compositing


    Produzione e post-produzione

    Si può considerare il flusso di lavoro sui video, diviso in tre parti: la prima relativa al girato e alle riprese, che puoi effettuare con smartphone e videocamere. Per realizzare video, è fortemente consigliato l'uso di un treppiede o uno stabilizzatore manuale. In generale più è ferma l'inquadratura, migliore sarà il video, per cui, quando fai delle riprese cerca di stare il più fermo possibile!

    A questo recupero di materiali, seguirà la fase di montaggio del video, che consiste nel mettere in sequenza il girato, e costruire il tuo video, proprio come farebbe un regista! Lo step finale è la post-produzione, con l'aggiunta di testi, animazioni, loghi e infinite altre possibilità! Ricordati che potrai anche realizzare video in sola grafica, come vedrai nella prossima sezione.

    Tra i moltissimi software per il montaggio di video, uno dei più interessanti e potenti dei disponibili, è OpenShot, sviluppato principalmente per sistemi operativi liberi, è comunque utilizzabile anche su Windos e Mac Os, tramite un apposito software di "supporto". Oltre a leggere un gran numero di formati video, permette di sfruttare un buon quantitativo di effetti, quali dissolvenze e movimenti di camera.

    Jahshaka è forse l'unico software veramente in grado di sostituire (parzialmente) i costosi concorrenti disponibili su licenza, che sono software veramente potenti. Consente di editare effetti 3D su immagini e testi, effettuare correzioni cromatiche e molti effetti animati speciali, sufficienti per la tua esperienza universitaria, forse un po' meno se punti ad Hollywood.

    Scarica OpenShot da qui!
    Scarica Jahshaka da qui!



    Schermata principale OpenShot




    Schermata principale Jahshaka


    Software alternativi a OpenShot

      Adobe Premiere

      Avidemux

      Pinnacle Studio

    Software alternativi a Jahshaka

      Adobe After Effects

      Sony Vegas

      Hitfilm Studio


    Video & editing
    Operazioni fondamentali

    Montaggio e taglio

    In determinate occasioni, potrà esser necessario fare delle riprese per poi creare un unico video. Con openshot ciò è molto semplice, poiché quando andrai ad importarli nel tuo progetto, andranno inseriti in delle barre sovrapposte, che rappresentano i diversi video da montare e vengono definiti "timeline" che ti permetteranno di tagliare e incollare il vario materiale girato. Questo processo come già accennato non è molto diverso dal lavoro di professionisti! Ci sono diversi accorgimenti di base che ti conviene seguire in questi casi, e dotarsi degli opportuni strumenti!



    La timeline di OpenShot, dove è possibile montare i video


    Grafica e testi

    Le parti che sfrutterai di più di software come jahshaka, sono relative alla creazione della grafica del tuo progetto, come ad esempio didascalie, grafici e immmagini in movimento e quant'altro. Elementi essenziali per identificare il progetto e renderlo utile a comunicare il proprio lavoro.



    Fotogrammi chiave ed interpolazione

    La maggior parte delle animazioni che realizzerai per i tuoi progetti, si basano sull'inserimento nella Timeline, come quella di OpenShot, di fotogrammi chiave, ovvero delle marcature di specifici istanti del video in cui si vuole fara accadere qualcosa...ad esempio il quadrato rosso che vedi mouoversi nell'immagine, nei due keyframe (k1 e k2) vengono assegnate posizioni diverse...è il software che provvede automaticamente a realizzare i passaggi intermedi dall'inizio alla fine. Tale meccanismo funziona per gran parte delle animazioni, come quelle relative all'ingrandimento, alla rotazione e al cambio di colore, solo per citare le più basilari!



    Esempi & Videotutorial
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    Introduzione a OpenShot(ENG)
    Introduzione a Jahshaka(ENG)
    Jahshaka effetti con il testo(ENG)

    Let's social!

    Principali tipologie di file utilizzati
    PDF

    (Portable Document Format) formato standard, comunemente usato per l’interscambio di documenti che sicuramente già avrai incontrato molte volte. Anche nei Corsi dell’Area Didattica 3, il PDF è la scelta ideale per qualsiasi tipo di artefatto destinato alla stampa o per semplici presentazioni, poiché mantiene tutte le proprie caratteristiche indipendentemente dal dispositivo che lo legge e funge da “contenitore” di testi, immagini e grafica. Tutti i programmi di grafica vettoriale (Inkscape,Illustrator, CorelDraw), danno la possibilità di esportare i propri file di “lavoro” in PDF, ed ottimizzarli alla stampa nel formato PDF/X, in modo da ridurne le dimensioni e migliorarne la qualità su carta. Ulteriori informazioni su questo formato nell’apposito box, e ricordati sempre di chiedere al tuo service di stampa come fare per ottimizzare i tuoi lavori.

    PDF come contenitore

    Le principali caratteristiche del Pdf/x

    Immagini raster

    Jpeg,tiff e png sono le tipologie di file-immagine raster più comuni che utilizzerai nei tuoi progetti, sia digitali che stampati. A seconda delle necessità, potrai spaziare tra i diversi formati, facendo attenzione alla risoluzione di ciascuna immagine. Premettendo che il buon rendimento di esse dipende dalla qualità e dalle dimensioni originarie del file, per le stampe che utilizzerai, converrà utilizzare immagini a 300 dpi (dot per inch), un’unità di misura che indica la quantità di punti stampati di cui è composta una parte di immagine lunga un pollice (2,54cm). Maggiori sono i punti, migliore in generale sarà la qualità dell’immagine, e di conseguenza le dimensioni del file. La risoluzione dipende principalmente dalla distanza cui l’immagine sarà osservata e ciò è legato alla quantità di punti percepibili dall’occhio umano, che diminuiscono all'aumentare della distanza dell'oggetto osservato. Per stampe di formati destinati alla lettura, è preferibile utilizzare immagini ad una risoluzione pari a 300, mentre per poster e manifesti si scende sotto i 100, al minimo 72 dpi. Le cose sono più semplici per i monitor, poiché è sufficiente nella maggior parte dei casi, una risoluzione di 72 dpi (poiché sono “tarati” a visualizzare le immagini a questa risoluzione, e raramente sarà necessario utilizzarne di più alte).

    Il tipo di file immagine più comune, poiché ha un buon rapporto qualità/dimensioni, ideale per il web e per immagini a stampa di media qualità, poiché la compressione fa perdere sia colore che definizione dell'immagine.

    Questo è probabilmente il formato che utilizzerai maggiormente per le immagini più importanti dei tuoi progetti a stampa, assicurano infatti un'eccellente qualità dei colori e dell'immagine, anche se i file risulteranno molto grandi. Uno dei migliori output per produrre un tiff è la compressione LZW, profilo apposito di stampa.

    Una delle tipologie di file più interessanti, poiché assicura una buona qualità delle immagini, può incorporare milioni di colori ed effetti di trasparenza.
    Eccellente soprattutto per monitor e web, può dare problemi con i colori quando soggetti a stampa.

    Ricorda infine le nozioni essenziali per le immagini a stampa, il profilo di colore CMYK (quadricromia) e una risoluzione in DPI adatta al contesto di stampa. Controlla qui


    DXF

    I file Dxf (Drawing Exchange Format) sono una sorta di “PDF” per i programmi CAD, appositamente progettati per l’interscambio tra diversi software di questo tipo, o per riprocessarli su altri CAD, o applicativi di grafica vettoriale. Ad esempio si può esportare da FreeCad un DXF, che potrà esser utilizzato su altri software... da Autocad a Blender!

    Ricorda inoltre, che questa tipologia di file è supportata anche da programmi di rappresentazione vettoriale, come Inkscape, che "riduce" quanto rappresentato, in forma planare, in linee ed aree colorate!

    DWG

    (DraWinG) è un particolare tipo di file, formato nativo del software Autocad, che sarà molto importante utilizzare, poiché questi file possono esser processati dalla macchina da taglio Valiani dell'm-lab. Tale apparecchio consente di tagliare in modo automatico i fogli dei materiali che userai per i plastici. Il file va consegnato ai borsisti del laboratorio, che tramite un apposito software invieranno il tuo disegno al plotter da taglio. Clicca qui per andare alla sezione hardware del sito!


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